In base ai dati raccolti nel 2010, l’offerta di pellets italiano si attesta intorno a 800.000 tonnellate contro una richiesta, in crescita, di un milione e duecentomila tonnellate. Il divario è stato colmato tramite importazioni di prodotto finito da altri paesi (Austria, Germania, Canada ecc…). Le tipologie di vendita e distribuzione del pellets possono influire sulla percezione dell’utente finale di reperire un certo tipo di pellets piuttosto che un altro, la vendita e distribuzione di pellets vive oggi in Italia una grande confusione, e siccome è una biomassa in forte espansione gli attori della vendita sono aumentati a dismisura. E’ facile trovare il pellets, più complicato reperirlo di qualità ad un prezzo ragionevole. Passo in rassegna lo scenario italiano della distribuzione.
La commercializzazione è strettamente legata alla tipologia del cliente, possiamo individuare tre canali principali:
1) Produttori di pellets: grandi aziende che lo producono o lo importano e lo insaccano e non vendono ai clienti privati.
2) Fornitura del prodotto tramite produttori di sistemi di riscaldamento, il cliente medio è il privato che acquista la stufa e si approvvigiona di pellets, questa tipologia è affiancata da una galassia di altri rivenditori pellet fra cui magazzini edili e garden da giardino.
3) Grande distribuzione ovvero rivenditori di grandi magazzini di bricolage che utilizzano il pellets come “prodotto civetta” per attirare clienti e vendergli altri prodotti.
Facendo una statistica vediamo che, rispetto all’offerta nazionale, il 30% è rappresentato dal produttore che vende al consumatore finale, il 26% ad utenti medio grandi tramite l’uso di autoarticolati e il restante 68% viene venduto tramite rivenditori, commercianti, negozi e garden.
Questi dati non fanno che confermare le stime sul mercato degli impianti termici alimentati a pellets in Italia: la parte del leone la fa la stufa ad aria o “idro” alimentata con pellets in sacchi nella stragrande maggioranza da 15 kg (circa il 90%), il restante sono virtuosi del riscaldamento che sono già passati allo step successivo tramite caldaie a pellets.
Ad oggi circa 5 milioni di famiglie utilizzano stufe o caldaie a legna o pellets, con le stufe a pellets in costante aumento, il mercato ha ottime potenzialità di crescita sia per quanto riguarda i produttori, sia da parte dei consumatori.
Auspichiamo che la sensibilità da parte dello stato di questo enorme settore produttivo e commerciale sia concreta, attendiamo pertanto un intervento mirato al fine di incentivare sistemi di riscaldamento a biomassa soprattutto di impianti termici di dimensioni medio-grandi andando così ad aumentare l’utilizzo di materiale che gioverebbe a tuta la filiera italiana di legno-energia.